Non hai mai assaggiato la Cucina indiana vegetariana ? Non sai cosa ti perdi. Se non hai assaggiato la cucina indiana in Italia (o in altri parti del mondo) non sai cosa ti perdi.
E se, ancora, l’hai assaggiata solo in qualche regione dell’India, beh… ancora non sai cosa ti perdi. Sembra facile dire “cucina indiana”, ma la vastità del territorio, la complessità della sua storia e una cultura in continua evoluzione la rendono una delle cucine più complesse del mondo. Insomma se in Veneto da un comune all’altro cambia il modo in cui cuciniamo il baccalà, vuoi che in India si possa parlare di una sola cucina?
Colori, spezie, profumi e aromi che ci hanno inebriati al primo sguardo. Ti raccontiamo alcune curiosità e ti diamo qualche consiglio su cosa mangiare, come comportarti e cosa proprio dovresti evitare. Curiosità della cucina indiana Go… vegetarian!
L’India è per antonomasia una terra di vegetariani. Circa l’80% della popolazione infatti segue questo regime alimentare e le pietanze vegetali rappresentano la maggioranza dell’offerta culinaria (e anche la più squisita)
Il motivo è sicuramente più religioso che etico: gli induisti non possono mangiare carne di manzo, i brahmani non possono cibarsi di carne e pesce (tranne quelli del Bengala che mangiano il pesce perché considerato un frutto del mare), i giainisti non mangiano l’aglio e per i musulmani è vietato il maiale.
Insomma… il rapporto tra struttura sociale e consumo di carne è piuttosto complicato. Non ti sarà comunque difficile trovare carne di pollo e agnello anche se, personalmente, ti consiglio di gustarla solo in ristoranti che ti sembrano specializzati nel trattare la carne.
Nonostante quello che si pensa invece si fa molta fatica a trovare pietanze vegane. Anche i piatti a base di vegetali infatti contengono quasi sempre derivati di animali come burro e latte Mangia con le mani (meglio con la destra)
In India si mangia con le mani perché gli indiani hanno da sempre un rapporto sensoriale con il cibo. Il boccone viene preparato con la mano destra prendendo un pezzetto di pane con le dita e accostandole alla pietanza da prendere, mentre con la mano sinistra si versa l’acqua.
Per i cibi più liquidi è consentito l’uso del cucchiaio e, almeno al nord, abbiamo notato come molti indiani si siano ormai abituati all’uso delle posate durante i pasti e, in genere, nei ristoranti sono sempre presenti. Occhio però perché in India, secondo tradizione, si mangia solo con la mano destra! La mano sinistra è usata infatti per la pulizia e l’igiene del corpo, per cui viene considerata impura.
Fai quindi attenzione ed evita di toccare qualcuno con la mano sinistra: specialmente i più anziani sono molto suscettibili su questo punto. Tutto il pane della cucina indiana Roti, chapati, puri, pappadam, paratha, naan, idli, dosa, in altre parole… pane!
In India vengono usate diversi tipi di farine come quelle di frumento, di ceci, di riso e di lenticchie, e si aggiungono negli impasti i più svariati ingredienti: patate, aglio, peperoncino, burro e semi.
Non immaginarti però il pane come lo intendiamo noi, perché la sua consistenza è completamente diversa. A seconda del metodo di cottura questi pani possono essere croccanti, morbidi o soffici, piatti, sottili, tondi, allungati o a forma cono. Il pane è un elemento sempre presente nella cucina indiana e il motivo è molto semplice: non si tratta solo di un alimento, ma di un vero e proprio utensile!