Ci piace ricordare come il Piatto unico indiano abbia avuto l’impatto con il cibo indiano e sia stato decisamente traumatico.
Più di dieci anni fa durante il nostro primo viaggio in India ci eravamo quasi rassegnati a sopravvivere a riso bianco e banane per evitare i sapori troppo decisi (molto piccanti e unti) della cucina indiana. Durante la nostra seconda visita le cose ci sono sembrate più facili, soprattutto grazie all’amore nato per uno dei suoi piatti più tipici e diffusi: il thali.Il termine hindi thali rimanda alla parola piatto, sottolineando come più che una ricetta tipica della cucina indiana, sia una vera e propria rappresentazione del pasto ideale. Per prima cosa, con tutte le varie differenze regionali del caso, il thali è diffuso in tutti gli stati indiani, anche se al sud lo sentirete chiamare semplicemente meal (pasto in lingua inglese).In ogni angolo d’India è sinonimo di quello che in Italia chiamiamo “pasto completo”, infatti ordinando un thali riceverete generalmente un grande piatto di acciaio diviso in scomparti o con all’interno tante ciotoline (katori), colme di porzioni di cibi differenti e una dose di riso e pane indiano.Elisa ha imparato le basi della cucina indiana viaggiando e leggendo tanti libri. I suoi preferiti India in cucina di P. Pant: 800 pagine per un totale di oltre 1000 ricette. Senza dubbio il libro più completo sulla cucina indiana edito in Italia.Cucina indiana di Amandip Uppal: un tomo da oltre un chilo, tanto interessante quanto bello per gli occhi. Le basi della cucina indiana 85 ricette illustrate passo a passo di Jody Vassallo: la cucina indiana spiegata da una viaggiatrice, una di noi!Di cosa parliamo in questo articolo: Gli equilibri di sapori nel thali indiano Da cosa è composto il thali indiano Thali limited e unlimited Come si mangia il thali indiano Come scegliere il migliore ristorante per il thali Le gioie del thali quotidianoLo scopo del thali è garantire un pasto il più possibile energetico ma bilanciato, fornendo una soluzione di sapori varia e invitante ma allo stesso tempo economica, perché cucinata in grandi quantità ogni giorno e distribuita a tutti come un menù fisso (limitando le scelte alla carta, in proporzione più dispendiose per clienti ed esercenti).Abbiamo imparato che gli indiani sono molto golosi e vogliono pasti che coprano una vasta gamma di sapori: il sapido sfizioso, il grasso che avvolge il palato, il piccante, lo speziato, il fresco per pulire la bocca, l’acidulo che stimola l’appetito e infine il dolce.Per questo i cibi che compongono il thali nella versione più tradizionale sono storicamente pensati per saziare e offrire tutti questi sapori, più katori ci sono più il piatto è ricco e solitamente costoso.Infatti a seconda del tipo di ristorante che si sceglie, della zona e della spesa prevista il vostro thali sarà più o meno complesso. Le versioni più semplici (specialmente al sud) vengono spesso servite direttamente su una semplice foglia di banano e spesso comprendono solo abbondante riso bianco, una porzione di verdura, una di legumi e pane indiano (chapati, roti o naan che siaMentre quelle più ricercate ad esempio dell’India del nord possono contenere fino a 10 katori (anche a base di carne nei meno comuni ristoranti chiamati “non veg”), riso speziato, diversi tipi di pane e dolci elaborati. Da cosa è composto il thali indiano Il thali classico è solitamente vegetariano
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